Nessun perdono per chi uccide i bambini

Pubblicato il da orizzonti.over-blog.it

Oggi, il collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza ha chiesto perdono alla madre del piccolo Giuseppe Di Matteo, rapito ed ucciso nel 1993. Oltre a lui, imputati di omicidio e sequestro di persona, ci sono: Giuseppe Graviano capomafia di Brancaccio; Matteo Messina Denaro (latitante), Francesco Giuliano, Luigi Giacalone e Salvatore Benigno.
Spatuzza si è autoaccusato coinvolgendo gli altri imputati, consentendo l'apertura di un nuovo processo per la morte di Giuseppe di Matteo, rapito per convincere il padre Santino, pentito di mafia, a ritrattare le sue accuse e poi sciolto nell'acido, dopo tre anni di prigionia. Il bambino venne rapito da un gruppo di mafiosi travestiti da poliziotti e Spatuzza era tra costoro.
La madre del piccolo, Franca Castellese, però, non è assolutamente disposta a concedere un perdono tardivamente impetrato. "Non sono disposta a perdonare nessuno degli assassini di mio figlio, un bambino innocente che è stato sequestrato, torturato, oltraggiato anche dopo la sua morte. Come posso perdonare? Mi auguro che tutti coloro i quali hanno partecipato al sequestro ed all'uccisione di mio figlio restino per sempre in carcere, a cominciare da quel mostro di Giovanni Brusca." Queste sono le parole della donna, intervistata dall'ANSA.
Come non condividere questa presa di posizione? I buonismi facili hanno sinora create troppe vittime ed hanno permesso a troppi colpevoli di farla franca. Almeno il perdono si può evitare.

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