La madre dei cretini è sempre incinta

Pubblicato il da orizzonti.over-blog.it

Interessante articolo sul sito de "Il Fatto Quotidiano". Una sorta di Bignami della Lega Nord, quella di Bossi, Borghezio, Trota e animalacci vari, si tratta di un libro dal significativo titolo: "Il libro che la Lega Nord non ti farebbe mai leggere", scritto da Eleonora Bianchini ed edito da NewtonCompton. Mentre aspettiamo la "scomunica" emesse con allegato turpiloquio leghista, ecco alcune "chicche".
Maroni, ministro dell'interno, per la Festa della Repubblica celebrata a Varese, preferisce ascoltare "La Gatta" di Gino Paoli, piuttosto che l'Inno di Mameli.
Vogliamo, poi, parlare della contaminazione dal virus di "Roma ladrona" di Bossi, padre della Lega? Il Senatùr non ha perso tempo e si è fatto contagiare, piazzando il figlio Riccardo, appassionato di motori ed aspirante naufrato sull'Isola dei Famosi, a Bruxelles. Riccardo Bossi fa l'assistente parlamentare.
Non finisce qui, perchè nel libro si parla anche del cumulo delle cariche degli amministratori leghisti. Per esempio il sindaco di Varallo che dal 2008 è deputato, sindaco, vicesindaco a Borgosesia e consigliere regionale del Piemonte (con relative prebende, ovviamente!).
Nonostante i suoi miti, i suoi presunti richiami ad una mitologia ancestrale che non trova riscontro alcuno nella realtà storica, i leghisti vivono profondamente calati nel presente: cercano di prendere possesso delle banche, partecipano a vere e proprie corse per il potere in ognidove, non esitano nemmeno a prendere contatti - poi aspramente negati - con la mafia che si è insinuata al nord. E come non pensare ad un favoritismo "mafioso" (di quella mafia tutta settentrionale, targata Lega Nord) quando si legge del contributo - soldi pubblici! - di cui ha goduto la moglie del Senatùr per aprire una scuola di dialetti e tradizioni locali? Ne avevamo bisogno? E chi è, poi, la moglie del Senatùr, un esperto in materia? E poi, la signora Manuela Marrone in Bossi, non è di origini meridionali? Come ha fatto a sposare uno che con i meridionali non vuole avere niente a che vedere se non, nel caso, per utilizzarli in qualità di "carburante" alternativo? Da non dimenticare che la direttrice di questa "scuola", nonchè socia della cooperativa che la dirige, è  sempre lei, la seconda moglie del Senatùr, madre del Trota, imparentata con Calogero Marrone, antifascista siciliano, al quale Varese ha persino intitolato una piazza. "Lei ha scelto di fare una sua scuola, creare un progetto scolastico alternativo. L'ha iniziata quando io ero in quinta elementare e oggi ha 300 bambini". Ipse dixit, vale a dire vox Trotae. La "libera scuola dei popoli padani" è stata istituita da questa signora nel 1998 ed ha anche il nome di "Scuola Bosina". I contributi che ha ricevuto sono per ampliamenti e ristrutturazioni ed ammontano ad 800.000 euro.
E come, poi, non ricordare la promozione della Trota, alias Renzo Bossi, figlio del Senatùr, a delfino predestinato alla successione. Ma non basta, perchè la Trota, nonostante  la sua triplice bocciatura all'esame di maturità, è riuscito a "guadagnarsi" l'ambita poltrona di "assistente accreditato al Parlamento europeo" con relativo stipendio stratosferico. Niente male per un semi-analfabeta. Soprattutto sono niente male, vista la crisi e la depressione della società italiana, quei 12.000 euro che la Trota percepisce ogni mese per le sue performance (?).
E con queste premesse, con quest'"affare di famiglia" che è diventata la Lega Nord, sempre più simile a quella mafia che Maroni nega esserci nel "progredito" nord, come credere alla verginità tanto sbandierata dai leghisti, alla loro non commistione con il potere corrotto? Sono come gli altri: vogliono il potere e stanno facendo di tutto per ottenerlo. Sono disposti a tutto per ottenerlo. Alla faccia degli ideali, delle cerimonie sul Po, di una manica di poveri illusi con le ampolle in mano e le mutande verdi. E' ora di strappare la maschera di Hulk dal viso tremebondo di quest'ennesimo imbroglio.

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