Anche a sinistra "tengono famiglia"

Pubblicato il da orizzonti.over-blog.it

Una botta a destra, una a sinistra. Se Atene piange, Sparta non ride. Anche la sinistra ha le sue pecore nere, i suoi parenti da sistemare e da gratificare. In fondo sono uomini e donne anche loro!
Nel novembre scorso, la senatrice PD Anna Finocchiaro presenziava all'inaugurazione di un presidio territoriale di assistenza a Giarre. L'appalto ha un valore di 1,7 milioni di euro in finanziamenti pubblici ed è stato - guarda un pò! - affidato senza gara alla Solsamb Srl, amministrata dal coniuge della Finocchiaro, Melchiorre Fidelbo.
Ora la Guardia di Finanza ha sequestrato gli atti, la Procura di Catania si è mossa e gli ispettori regionali hanno dichiarato illegittima tutta la procedura. Nel sito "Nocensura" si legge che, nel luglio 2007, vengono pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale le linee guida ministeriali per i progetti del Piano Sanitario Nazionale. Nell'agosto dello stesso anno il consorzio Sanità Digitale presenta il progetto per la "famigerata" Casa della Salute, de l costo di 1,2 milioni di euro, al cui interno partecipano per il 5% il dipartimento di Anatomia dell'Università di Catania, l'Azienda Sanitaria 3 di Catania, la Tnet Srl con il 40% e la Solsamb Srl amministrata dal marito della Finocchiaro, che detiene il 50%.
Cade il governo Cuffaro - continua il sito "Nocensura" - e scatta la rivoluzione sanitaria di Raffaele Lombardo, che promuove i Presidi Territoriali di Assistenza. Occorre rimodulare gli interventi con conseguente levitazione dei costi: 20 mila euro per lo studio del territorio, 420 mila euro per il "project management", 50 mila euro per l'assistenza al progetto hardware ed 1,2 milioni per i software diversi. Il costo è di 1.690.000 euro, esclusi i costi gestionali non previsti. Il 17 per cento in più rispetto al 2007.
I costi si alzano e le consegne cambiano: il cda del consorzio Sanità Digitale stabilisce che tutti i proventi saranno attribuiti alla Solsamb Srl (leggi: marito di Anna Finocchiaro). In tre anni nessuna gara  pubblica è stata bandita. Il 30 luglio 2010 l'Azienda Sanitaria 3 sigla la convenzione con la Solsamb.
Gli ispettori regionali hanno stilato una relazione di dieci pagine finita in commissione Sanità. L'appalto alla società del coniuge della Finocchiaro è stato affidato violando il D.L.vo n. 163/2006 ed i principi di libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità.
Ora l'amministratore unico della Solsamb Srl, nonchè marito di Anna Finocchiaro, Melchiorre Fidelbo, ha chiesto un'audizione alla Commissione Sanità dell'Ars, poi ha annunciato un ricorso al Tar, affermando che si tratta di opere di ingegno (la gara d'appalto). Ed ha anche minacciato querele agli organi di informazione siciliani.
Quelli del PD non hanno davvero nulla da imparare da quelli del PDL, almeno per quel che riguarda le "questioni di famiglia".

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